Liberati dalle scorie e raggiungi la forma perfetta

Quando la funzionalità intestinale è lenta e faticosa, anche dimagrire diventa più difficile.

Quando la flora batterica non è in equilibrio, l’intestino fa infatti fatica a smaltire le scorie accumulate, che così creano infiammazione, mentre le sostanze non digerite producono ammine tossiche, causando problemi all’ecosistema intestinale. Così il transito rallenta o accelera all’estremo, compaiono fermentazioni e gonfiori, i cibi vengono assimilati male e gli squilibri nella flora portano alla generazione di metaboliti tossici che entrano in circolo, con un effetto ingrassante.

In questo caso per ripristinare la regolarità ci vogliono i semi di psillio. Sono piccoli, ma potenti e, grazie alla loro ricchezza in mucillagini, favoriscono la mobilità intestinale e il benessere della flora batterica.

Le scorie diventano cuscinetti

Quando l’intestino perde il suo equilibrio, quando i batteri cattivi, come i Firmicutes, prendono il sopravvento su quelli buoni, gli effetti negativi si vedono anche sul peso forma: le tossine bloccate a livello intestinale e le disbiosi della flora batterica causano una maggiore assimilazione di calorie dai cibi e favoriscono l’immagazzinamento del grasso. I Firmicutes infatti hanno la capacità di trarre il massimo delle calorie da qualunque cibo ingeriamo, persino dagli scarti e dagli alimenti ipocalorici.

La stipsi sempre più diffusa

La stitichezza può essere inclusa tra le cosiddette malattie del mondo industrializzato, in quanto le abitudini di vita occidentali l’hanno resa molto più frequente. Oggi in Italia le persone afflitte da stipsi sono più di 4 milioni. Tutto dipende principalmente dalla dieta. Prima dell’industrializzazione alimentare, infatti, la dieta quotidiana era più ricca di fibre, e questo faceva la differenza per l’intestino. Fra le varie forme di stitichezza quelle più frequenti sono la stipsi “funzionale” (causata da una carenza di fibre nella dieta o da pigrizia intestinale), che corrisponde al 30% dei casi, e quella tipica della sindrome del colon irritabile, pari al 20%.

La prima causa è alimentare

La stitichezza può colpire indifferentemente sia uomini che donne, e può insorgere a qualunque età, anche se è più diffusa, e tende a cronicizzare, nelle donne e nelle persone anziane. Almeno una volta nella vita, tutti possono esserne soggetti! Spesso chi purtroppo ha familiarità con questo disturbo lo vive con rassegnazione e si adatta a conviverci.
In realtà si tratta di una condizione che si può affrontare con successo, perché il più delle volte è legata allo stile di vita, e bastano alcune modifiche nelle abitudini quotidiane per attenuarla.
I primi responsabili sono infatti un’alimentazione scorretta, la sedentarietà e lo stress.
Basta operare una decisa virata in direzione di una dieta fatta di più alimenti vegetali e più ricca di liquidi per ottenere in genere significativi miglioramenti. Fare movimento, poi, è un toccasana per smuovere un intestino un po’ pigro. E se questi accorgimenti non dovessero sortire effetto, allora si possono rafforzare
con rimedi che vengono dalla natura, preziosi per sostenere l’attività intestinale e favorire l’evacuazione, come i semi di psillio.

Un potente alleato contro il peso della stitichezza

I semi di psillio vengono usati da secoli come lassativi naturali. Contengono infatti al loro interno una mucillagine (costituita da polisaccaridi appartenenti alla categoria delle fibre solubili) che al contatto con l’acqua nello stomaco aumenta di volume e stimola l’attività intestinale. Lo psillio aiuta a pulire il colon in modo efficace senza forzare le delicate pareti dell’intestino, promuovendo la regolarità intestinale e una disintossicazione profonda.

Come si assumono

I semi: si mette 1 cucchiaino di semi in un bicchierone dacqua, si lascia a macerare finché si gonfiano e poi si beve il tutto, accompagnando subito dopo con un altro abbondante bicchiere di acqua (la sera e la mattina, per contrastare la stipsi).

La polvere micronizzata (indice di rigonfiamento non inferiore a 10): 2 cucchiaini da caffè in un bicchiere di acqua pieno; si lascia riposare 10 minuti e si beve una volta al mattino e una alla sera.

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FONTE: Riza /Dimagrire – Maggio  2024  
Con la consulenza di Tiziana Lugli erborista a Brescia