dimagrire con il caffè

Riduci il rischio che gli zuccheri si trasformino in grasso molle con l’acido clorogenico

L’acido clorogenico, contenuto nei semi di caffè verde non tostato e nella yerba mate, svolge un’azione ipoglicemizzante, ovvero ha la capacità di rallentare l’assimilazione degli zuccheri, presenti nei carboidrati che consumiamo, rallentandone l’accumulo sotto forma di grassi.

Ma questa sostanza ha un altro punto di forza: è un potente antiossidante. Grazie alla sua azione depurativa e riattivante, contrasta l’eccesso di radicali liberi, responsabile di numerosi disturbi metabolici e, spesso, concausa di cellulite e di flaccidità dei tessuti.

Estratto dal caffè verde e dalla yerba mate

L’acido clorogenico è un polifenolo alimentare biologicamente attivo, presente in vari vegetali tra cui caffè in particolare quello crudo con i chicchi di colore verde e nella yerba mate, la tipica bevanda sudamericana ricavata dalle foglie della pianta Ilex paraguariensis. Si trova in concentrazioni inferiori anche nel tè verde.

Secondo le ricerche, il caffè verde contiene il valore più alto di acido clorogenico, questo perché, il contenuto di questa molecola attiva, diminuisce con il processo di tostatura. Sempre rispetto al caffè tostato, quello verde sembra anche avere un maggiore potere antiossidante e una concentrazione minore di caffeina, con un possibile vantaggio anche per la pressione.

La concentrazione di acido clorogenico nella yerba mate, invece, pur garantendo gli effetti metabolici, antinfiammatori e liporiducenti di questa sostanza, è generalmente inferiore a quella del caffè. 

Ti aiuta ad assorbire meno zuccheri

Mantenere livelli stabili di zucchero nel sangue è fondamentale per la gestione del peso ed è stato dimostrato che l’acido clorogenico aiuti a questo proposito, partecipando proprio alla regolazione del metabolismo del glucosio (Ong et al., 2012). Modulando alcuni enzimi responsabili per l’assorbimento del glucosio, l’acido clorogenico ne aiuta il trasporto nei 

muscoli, riducendo così i classici picchi e crolli dei livelli di zucchero nel sangue (Ong et al., 2012). Questo effetto stabilizzante contribuisce a ridurre il desiderio di snack zuccherati e, in definitiva, supporta gli sforzi che si devono affrontare durante la dieta. 

Velocizza il motore bruciagrassi

Uno dei meccanismi chiave attraverso i quali l’acido cloro genico favorisce la perdita di peso è l’accelerazione del metabolismo, spingendo  l’organismo a bruciare più calorie 

In uno studio animale, gli effetti dell’acido cloro genico contenuto nel caffè verde, sono stati testati su delle cavie obese riportando “una riduzione significativa del peso corporeo, del peso del fegato e del tessuto adiposo bianco oltre alla regolazione della lipolisi del tessuto adiposo grazie ad ormoni, come l’adiponectina e la leptina”(Choi et al., 2016). 

Secondo uno studio del 2021, l’acido clorogenico, favorirebbe anche la crescita di una maggiore varietà del microbiota intestinale, che è associata al corretto funzionamento del metabolismo generale, regalando anche un effetto disintossicante (Ye et al., 2021). Si tratta di un aspetto davvero interessante che evidenzia ancora una volta il ruolo chiave che il microbiota gioca sul benessere di tutto l’organismo e per la linea. 

Inoltre, è stato scoperto che questo composto eccezionale, inibisce l’assorbimento dei grassi dal tratto digestivo riducendo la capacità del corpo di immagazzinarli sotto forma di tessuto adiposo, aiutando anche i questo senso nella gestione del peso (Wan et al., 2013). Questa molteplice azione sul metabolismo e sull’assorbimento dei grassi colloca l’acido clorogenico fra i primi supporti naturali per coloro che desiderano perdere chili di troppo. 

In bustine o compresse

In commercio puoi trovare gli integratori a base di acido clorogenico sotto forma di compresse o di comode bustine solubili. In genere, si consiglia l’assunzione di 1-2 compresse al giorno, lontano dai pasti, per cicli di 1-2 mesi. Per le bustine, invece, si raccomanda l’assunzione di una dose al giorno, diluita con acqua o succo di frutta, da bere circa mezz’ora prima del pasto principale. 

Chi non tollera il caffè non troverà particolari problemi scegliendo l’estratto di caffè verde titolato al 60% in acido clorogenico, che ha un bassissimo contenuto di caffeina (inferiore al 2%) e non esercita pertanto attività eccitante né provoca insonnia, tachicardia e palpitazioni. 

Anche il consumo quotidiano di tè verde, caffè verde e mate, nella propria dieta può fare la differenza, apportando per di più tutti gli altri notissimi benefici di queste bevande antiossidanti che favoriscono, tra le altre cose, la concentrazione, stimolano la diuresi e migliorano la digestione. 

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FONTE: Riza /Dimagrire – Aprile  2024  
Con la consulenza di Tiziana Lugli erborista a Brescia